Astronomitaly for kids: la Corona Boreale e le sue leggende

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Nuovo affascinante racconto di astronomia per bambini per la rubrica “Astronomitaly For Kids”: andiamo alla scoperta della costellazione della Corona Boreale e delle sue affascinanti leggende

Che siate grandi o piccini, l’astronomia non fa distinzione: essa è una scienza meravigliosa e troppo bella per essere argomento di studio solo per i più grandi. Noi di Astronomitaly vogliamo continuare a deliziare e a far sognare anche i più piccoli con questo ciclo di racconti di Astronomitaly For Kids, la rubrica di astronomia per bambini.

Oggi abbiamo scelto per voi la costellazione della Corona Boreale, e scopriremo le sue bellezze e i suoi tantissimi segreti, ma anche le sue storie e i suoi miti, tramandati di generazione in generazione in molti popoli ed etnie del mondo.

Di sicuro non è la più importante delle costellazioni del cielo stellato, eppure è ricca di fascino, mistero e leggende astronomiche!

Corona Boreale - Fonte foto commons.wikimedia.org

Corona Boreale – Fonte foto commons.wikimedia.org

Andiamo alla scoperta delle leggende e dei miti della costellazione della Corona Boreale

Come per tantissime costellazioni, anche la Corona Boreale è famosa soprattutto per le storie e le leggende che i popoli dell’Antica Grecia hanno iniziato a raccontare, storie che sono arrivate fino ai giorni nostri. Ora sta a noi raccontare queste storie, facendo in modo che non vadano perdute e che siate voi stessi, un giorno, a raccontarle ai vostri figli e ai vostri nipoti.

La leggenda della costellazione della Corona Boreale secondo gli Antichi Greci

Anche se non si tratta della costellazione più visibile del cielo, è famosissima grazie ad una affascinante storia, tra le più importanti di tutta la storia dell’Antica Grecia, quella di Minosse e il Minotauro.

La bellissima città di Atene, capitale del regno greco, era controllata dai cretesi, una abile popolazione dell’Isola di Creta. Grazie ai cretesi e a quella che è stata la loro civiltà (la civiltà micenea) e la loro cultura, ai giorni nostri sono arrivate storie e leggende davvero incredibili, oltre che reperti archeologici, artistici e letterali: Atene e l’Antica Grecia non sarebbe stata la stessa senza il precedente dominio delle popolazioni di Creta.

Secondo la leggenda, il re cretese Minosse voleva che ogni 9 anni fossero mandati, direttamente da Atene, 7 ragazzi e 7 ragazze vergini da sacrificare al minotauro, la terribile creatura che abitava all’interno del Labirinto di Creta. Un minotauro, secondo le leggende, era una creatura terribile e vorace, dal corpo di un uomo e dalla testa di un toro, figlio di una unione contro natura fra un toro e la regina Pasifae, moglie di Minosse. Il toro sarebbe dovuto essere sacrificato agli dei cretesi, ma Minosse decise di non sacrificarlo agli dei perché era un animale bellissimo. Il dio Poseidone si arrabbiò, al punto tale da costringere la regiba Pasifae ed il toro ad avere un atto amoroso, da cui nacque questa terribile creatura, il minotauro.

Essendo il minotauro una creatura davvero terribile, Minosse decise di portarlo e nasconderlo all’interno di un labirinto, così grande che nessuno dei giovani che entrava riusciva poi a uscire.

Un giorno il principe Teseo, figlio di Egeo, re di Atene, decise di nascondersi sulla barca che stava portando 14 ragazzi e ragazze ateniesi ad essere sacrificati all’interno del labirinto di Minosse. Al suo arrivo conobbe la bellissima Arianna, figlia di Minosse e Pasifae, ed in pochi giorni il loro amore fu così intenso da diventare inseparabili. Una volta venuta a conoscenza dell’idea di Teseo, cioè quella di trovare il minotauro per far terminare la tradizione del sacrificio dei giovani ateniesi, Arianna regalò a Teseo un enorme gomitolo d’oro, che Teseo avrebbe messo a terra una volta che avesse fatto ingresso nel Labirinto. Teseo trovò e uccise il minotauro, facendo finire la tradizione del labirinto.

Carichi d’amore, i due programmarono il loro viaggio verso Atene, ma durante la navigazione, Teseo smise di amare Arianna e decise di lasciare la ragazza all’isola di Nasso (Naxos). Quasi a sorpresa, fu vista qui da Dioniso, che se ne innamorò perdutamente, regalando una corona d’oro ad Arianna. La principessa, tristissima per essere stata abbandonata da Teseo, rimase tutta la vita all’isola di Naxos, e alla sua morte Dioniso decise di mettere in cielo la sua corona d’oro, come simbolo della sua infelicità e dell’amore che non viene ricambiato. Non si tratta del racconto di astronomia per bambini più felice, ma rimane comunque una magnifica storia da raccontare.

Alla scoperta delle leggende astronomiche delle altre civiltà

La mitologia greca non rappresenta l’unica fonte di storie astronomiche, ma anche altri popoli hanno avuto le loro leggende di astronomia che sono state raccontate di padre in figlio per centinaia o migliaia di anni.

Vi vogliamo quindi parlare di queste altre storie: secondo la mitologia gallese (il Galles ora è uno stato che fa parte del Regno Unito), la costellazione della Corona Boreale era chiamata “Darzelis” o “Giardino Fiorito”, dal nome del meraviglioso giardino del castello di Silver Circle, abitato dalla Madonna Arianrhod.

Gli arabi hanno un’altra versione di questa leggenda: la costellazione Corona Boreale era chiamata Alphecca, che significa “spezzato”. Era dunque la rappresentazione di un gioiello spezzato o di un piatto rotto. I beduini della Mezzaluna Fertile (l’attuale Iraq) la chiamavano qaṣ’at al-Masakin ( قصعة المساكين ), cioè “Il piatto rotto”, simbolo della gente povera che non aveva nulla ma che riusciva comunque a trovare una utilità da qualcosa che era rotto.

Sempre affascinanti le storie astronomiche che arrivano dai nativi americani. Per loro la costellazione della Corona Boreale, messe a semicerchio davanti alla Polaris (nome simile alla famosissima Stella Polare, ma sono stelle differenti), erano una specie di parlamento. La costellazione rappresentava quindi un gruppo di persone che, mentre sentivano le storie di Polaris, si riunivano davanti a lei per commentare e decidere le questioni importanti.

Importantissime le storie astronomiche dei popoli dell’Australia centrale: la costellazione era chiamata Womera (il boomerang) a causa della tipica forma in cui erano disposte queste stelle. Come nel caso dei popoli nativi americani, sia per le tribu Wailwun che per quelle dei Wardaman, la costellazione formava una piccola platea di politici che ascoltavano i discorsi del presidente, una stella postra al centro del semicerchio

Come trovare la Corona Boreale

La Corona Boreale è semplicissima da trovare, e si vede con maggiore facilità nel periodo che va dall’inizio dell’Autunno alla fine della Primavera, quando è molto alta sull’orizzonte.

Si tratta di un piccolo semicerchio di sette stelle con una ottava stella situata al centro di questo semicerchio, chiamata Polaris, molto luminosa. E’ una costellazione non difficile da osservare e trovare in città. Si può individuare poco lontano dalla luminosissima stella Arturo, e grazie a questa stella, la costellazione della Corona Boreale appare subito facilissima da trovare. Accanto alla costellazione della Corona Boreale, sulla destra si trova facilmente un’altra mitica costellazione, quella del guerriero Hercules.

Vi è piaciuta questa storia astronomica per bambini, per questo nuovo entusiasmante capitolo della rubrica “Astronomitaly for Kids”? Se vi è piaciuto, provate anche voi a trovare la costellazione della Corona Boreale e diteci cosa per voi assomiglia. Sembra un parlamento? Una corona? Un piatto o un gioiello rotto? Fatecelo sapere con un commento o con un disegno, che pubblicheremo con grande piacere sulla nostra pagina Facebook e sul nostro gruppo ufficiale. Per mandare la foto, basta pubblicarla sul gruppo o inviarla come messaggio privato alla pagina Facebook.

Nella speranza di avervi allietato con questa pillola di astronomia per bambini sulla costellazione della Corona Boreale, vi diamo appuntamento al prossimo articolo.

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