Luna, congiunzioni, meraviglie celesti e una splendida, seppur timida, cometa: scopriamo tutto quello che il cielo di febbraio 2024 ha da offrirci!
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LA COMETA DI NEANDERTHAL
La cometa 12P/Poons-Brooks è stata scoperta per la prima volta il 12 luglio 1812 da Jean-Louis Pons dall’Osservatorio di Marsiglia. Appartiene, come la cometa di Halley, alla famiglia delle comete periodiche, da qui la lettera P all’inizio.
Le comete sono tra gli oggetti più spettacolari del Sistema Solare. In questo periodo, la cometa 12P/Poons-Brooks sta facendo parlare molto di se, anche perché potrebbe avere magnitudine tale da essere osservata anche ad occhio nudo, seppur le stime più ottimistiche la vedono come lontana parente della spettacolare cometa di Halley o la recente cometa Neowise del luglio 2020, la cometa del decennio.
Con un periodo orbitale di circa 71 anni, 5 in meno rispetto alla Cometa di Halley, con un diametro stimato di circa 30 km, composta da “criomagma”, una miscela di gas, polvere e ghiaccio. La sua orbita massima arriva ad una distanza di circa 34 unità atmosferice, ovvero 34 volte la distanza Terra-Sole (150 milioni di chilometri) poco oltre l’orbita di Nettuno. Negli ultimi tre anni, ovvero da quando la cometa è stata riavvistata, è stata protagonista dell’aumento di magnitudine repentino nel giro di pochi giorni, a causa di eruzioni criomagmatiche sulla sua superficie, vale a dire quando la radiazione solare riscalda l’interno della cometa, facendo fuoriuscire materiale criomagmatico verso l’esterno (la radiazione passa attraverso fessure e canyon che dalla superficie si irradiano verso il nucleo). Quando ciò avviene, si osservano degli improvvisi aumenti di luminosità e “magnitudine” della cometa, che sono proprio quelli che consentono alle comete di essere viste maggiormente dalla Terra. Nella fattispecie, la cometa 2P/Poons-Brooks è solo un assaggio di quello che potremmo vedere a ottobre: se abbiamo fortuna, la cometa C/2023 A3 Tsuchinshan-ATLAS potrebbe farci dimenticare completamente la Cometa Neowise, andando a insidiare per bellezza le comete di Halley e la C/1965 S1 Ikeya-Seki, la cometa del millennio. Ma piedi per Terra, le comete sono oggetti imprevedibili e non si può mai sapere fino all’ultimo, sia in positivo che in negativo (la storia della cometa Ison del 2012 insegna).
Attualmente la cometa 2P/Poons-Brooks ha una magnitudine attorno al 10, il che la rende visibile solo con telescopi di diametro superiore ai 150mm, ma a fine aprile è possibile attenderci una magnitudine stimata tra +4 e +5, vale a dire come il Pianeta Urano o la Galassia a Spirale M33, detta Galassia del Triangolo. Per sapere qualcosa in più sulla magnitudine delle stelle, abbiamo scritto un articolo qui.
CONGIUNZIONI ED EVENTI ASTRONOMICI DI RILIEVO
6 febbraio: triangolazione Luna-Venere-Marte con Mercurio poco visibile all’alba, direzione ESE;
7 febbraio: triangolazione Luna-Venere-Marte con Mercurio poco visibile all’alba, direzione ESE;
11 febbraio: congiunzione al tramonto tra una falce di Luna crescente e Saturno;
14 febbraio: congiunzione Luna-Giove a partire dal tramonto, quasi allo zenit, fino alle 23:00 circa;
15 febbraio: congiunzione Luna-Giove a partire dal tramonto, quasi allo zenit, fino alle 23:00 circa;
16 febbraio: congiunzione Luna-Pleiadi, visibile da un’ora dopo il tramonto fino all’una e mezza circa;
22 febbraio: all’alba, direzione ESE, bacio Venere Mercurio;
24 febbraio: Luna Piena della Neve;
27/28 febbraio: dalle 22:30, direzione ESE, congiunzione Luna-Spica.
LA LUNA E I PIANETI
Le fasi lunari
Ultimo quarto – 2/3 febbraio;
Luna nuova – 9 febbraio;
Primo quarto – 16 febbraio;
Luna Piena – 24 febbraio.
I pianeti
Giove
Il gigante gassoso Giove questo Febbraio 2024 sarà splendidamente osservabile per tutto il mese, a partire dal tramonto fino a tarda notte. Verso fine mese inizierà a tramontare prima della mezzanotte in direzione Ovest, ma resterà ottimamente visibile fino ai primi di aprile, quando ormai inizierà ad essere visibile soltanto in orario tramonto per un’ora circa. Proprio nella prima metà di aprile, Giove entrerà in congiunzione con la cometa 2P/Poons-Brooks, creando i presupposti per fotografie di rara bellezza, anche in compagnia di Mercurio e della Luna calante.
Marte e Venere
Anche in questo mese, i due pianeti rocciosi Marte e Venere saranno visibili solo all’alba. C’è grande attesa astronomica per l’alba del 22 e del 23 febbraio, quando Marte e Venere saranno straordinariamentr vicini, così vicini da essere difficilmente riconoscibili singolarmente. Per fare foto si avrà a disposizione una finestra temporale di mezz’ora, subito prima dell’alba, poi non saranno più visibili.
Saturno
Si trova nella costellazione dell’Aquario, e sarà visibile solo nella prima metà del mese, poi inizierà ad essere talmente basso da essere riconoscibile solo per pochi minuti, verso Ovest, subito dopo il tramonto. Tornerà comunque ad essere visibile, in orario serale, da circa metà luglio, e sarà ottimamente visibile nel cielo serale da metà agosto circa in poi.
LE COSTELLAZIONI DEL CIELO DI FEBBRAIO
SERA
14 febbraio, ore 22:30 – Stellarium Astronomy Software.
L’Auriga con la brillante Capella domina il cielo di febbraio nelle prime ore della sera, accompagnata dalle altre stelle dell’Esagono Invernale, le più brillanti nel cielo di questa stagione.
Orione, Gemelli e Toro spiccano ancora nel cielo di febbraio, tra Sud-Est e Sud-Ovest.
In direzione Ovest possiamo ancora osservare Pegaso e Andromeda, sempre più basse con il passare del tempo. Urano, Giove e Pleiadi splendidamente visibili per tutte le sere di febbraio 2024.
NOTTE
14 febbraio, ore 01:30 – Stellarium Astronomy Software.
A mezzanotte, Lince e Orsa Maggiore, accompagnate dal Leone, si avvicineranno allo zenit, fino a raggiungero attorno alle 2 di notte.
Verso Est giungerà un assaggio di cieli primaverili, con le costellazioni della Vergine e del Boote. Tra Sud e Ovest sono ancora ben visibili Orione, Gemelli e Cane Maggiore con la splendida e brillante Sirio, la stella più luminosa del cielo boreale.
STELLE E OGGETTI DEL PROFONDO CIELO
ORIONE, CANE MAGGIORE, UNICORNO, GEMELLI
Partiamo dal Cacciatore per orientarci nel cielo di febbraio 2023, costellazione dove spiccano le giganti Rigel e Betelgeuse.
Sfruttiamo le stelle della cintura di Orione Alnitak, Alnilam e Mintaka per individuare Aldebaran e Sirio del Toro e del Cane Maggiore.
Orione ospita la famosa nebulosa Messier 42, individuabile nella celebre “spada” del cacciatore. Questa nebulosa è la regione di formazione stellare più studiata e osservata in assoluto. Nelle nubi di M42, con l’ausilio di un buon telescopio, sarà possibile individuare l’ammasso del Trapezio.
Gli astrofotgrafi e gli astrofili più audaci potranno tentare di catturare un’immagine della splendida Nebulosa Testa di Cavallo Barnard 33, nei pressi della regione conosciuta come IC 434.
La già menzionata Sirio, la stella più brillante del cielo notturno, si trova nel Cane Maggiore assieme all’ammasso aperto M41.
Puntiamo i nostri telescopi verso la costellazione dell’Unicorno, confinante con Orione. L’Unicorno ospita uno dei sistemi stellari multipli più affascinanti del cielo stellato, Beta Monocerontis, la “Wonder Star” di William Herschel.
Nella costellazione dei Gemelli troveremo le splendide Castore e Polluce insieme allo splendido ammasso aperto Messier 35.
TORO, AURIGA, CANCRO
Il Toro e i suoi ammassi saranno ancora ben visibili, soprattutto nelle prime ore della sera. Le Iadi e le Pleiadi continuano a dare spettacolo, essendo visibili senza l’ausilio di strumenti. Nelle Iadi, facili da riconoscere grazie alla disposizione delle stelle a forma di “V”, provate ad individuare Theta Tauri, una splendida stella doppia visibile ad occhio nudo.
Le Pleiadi sono sempre meravigliose e ci tengono compagnia da tempo nei cieli invernali. Non perdiamo l’occasione di osservarle anche questo mese. Raccomandiamo sempre un telescopio a corta focale o un binocolo per l’osservazione dell’ammasso. In questo modo, sarà più facile osservare tutte le componenti principali delle Pleiadi. Un altro spettacolare oggetto del profondo cielo visibile in questa costellazione è il resto di supernova Messier 1, la Nebulosa Granchio.
Nella costellazione dell’Auriga, dove spicca la meravigliosa Capella, potremo ammirare lo splendido trio di ammassi aperti M36, M37 e M38.
L’Ammasso del Presepe (Beehive cluster), o Messier 44, si trova nella costellazione del Cancro. Si tratta di un’associazione stellare relativamente vicina al Sistema Solare, individuabile anche ad occhio nudo sotto cieli abbastanza limpidi.
ORSA MAGGIORE, CANI DA CACCIA, VERGINE
Concludiamo il nostro cielo del mese con l’Orsa Maggiore, i Cani da Caccia e la Vergine. L’Orsa Maggiore le cui stelle principali formano l’asterismo del Grande Carro, appairà sempre più alta con il passare delle ore serali, offrendo numerose meraviglie da osservare. Tra queste, ricordiamo Mizar e Alcor, una delle coppie celesti più celebri di sempre, situate nella coda dell’Orsa. In questa costellazione si trovano anche le galassie Messier 81 (la Galassia di Bode) e Messier 82 (la Galassia Sigaro).
Nei Cani da Caccia, sotto cieli limpidi e con telescopi di buon diametro, potremo tentare di osservare la Galassia Vortice M51. Si tratta di una magnifica coppia di galassie interagenti, catalogate nel New General Catalogue come NGC 5194 e NGC 5195.
Nella costellazione della Vergine, abbastanza alta sopra l’orizzonte solo in tarda nottata, sarà possibile individuare una galassia assolutamente straordinaria: Virgo A, l’oggetto numero 87 del catalogo di Messier. Il buco nero supermassiccio situato al centro di questa galassia è stato immortalato dall’Event Horizon Telescope. Si tratta della prima storica immagine di un buco nero mai ottenuta. Straordinario, se pensiamo che questa galassia si trova “a soli” 53 milioni di anni luce dalla Terra!
Questo era tutto per il cielo di febbraio 2024! Restate con noi, vi portiamo tra le stelle!
Immagini di riferimento e mappe celesti – Stellarium
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