Regalare una stella? Ecco 10 motivi per pensarci attentamente (tratto da 10 anni di storie vere)
Regalare una stella è spesso presentato come un gesto romantico, unico e significativo. Tuttavia, dietro questa proposta possono esserci aspetti importanti da conoscere per poter fare una scelta consapevole. In questo articolo, basato su 10 anni di storie vere ed esperienze dirette, esploriamo questi aspetti e perchè pur essendo una idea molto romantica potrebbe non essere la scelta giusta per te.
Un approccio equilibrato: una riflessione sul concetto di regalare e comprare una stella
Ci teniamo a sottolineare che questo articolo non intende screditare alcun servizio, ma vuole fornire informazioni e opinioni chiare e competenti basate su anni di esperienze e dialoghi reali con persone che si sono trovate in situazioni delicate a causa di aspettative mal riposte.
Riteniamo sia nostro dovere come professionisti e appassionati del cielo stellato aiutare le persone a fare scelte consapevoli in materia di esperienze astronomiche affinchè si possa vivere il cielo come una fonte di meraviglia e ispirazione, senza il rischio di delusioni.
Riteniamo che il cielo sia di tutti e che sia importante saper discernere tra l’idea di possedere una stella e il possederla veramente.
L’influenza dei social media (Premessa 1)
Sui social media si trovano spesso messaggi promozionali, tra reel e storie più o meno “spontanee” e sponsorizzate, di influencer e utenti che consigliano di “regalare una stella” come se fosse concretamente possibile comprare e possederne una. Il fatto che non si scenda nei dettagli scientifici o simbolici di questa pratica, lascia spazio a possibili fraintendimenti su cosa significhi davvero “comprare una stella”.
Noi, che viviamo e lavoriamo con il cielo stellato e sappiamo cosa sono davvero le stelle e come si osservano, spesso ci siamo trovati a gestire situazioni delicate con persone che acquistano o ricevono questo tipo di regali, rimanendo a volte deluse.
Nella sostanza ci troviamo a dover gestire aspettative non realistiche su cosa significhi realmente ‘regalare una stella’.
Perciò abbiamo semplicemente pensato di offrire un punto di vista un po’ più approfondito e basato sulla competenza, un semplice parere con onestà e rispetto, per aiutare le persone a fare scelte consapevoli.
Le storie dietro le stelle invisibili (Premessa 2)
“Ciao ragazzi, mi hanno regalato una stella e vorrei osservarla, potete aiutarmi?”
“Io ho qui le coordinate: possiamo puntarla con il telescopio?”
“Possiamo vedere la stella che mi ha regalato la mamma, quella del mio papà che non c’è più?”
Queste sono solo alcune delle richieste che ci sono arrivate nel corso degli anni da persone che, entusiaste del regalo ricevuto, desideravano vedere quella stella tanto speciale. Per noi, che lavoriamo da anni per raccontare e far osservare il cielo stellato alle persone, queste richieste spesso si sono trasformate in momenti delicati e carichi di emozioni.
Un episodio che ricordo è quello di un bambino a cui la mamma aveva regalato un stella che rappresentava il papà che ormai non c’era più. Nel corso di un evento pubblico, la mamma ci chiese di mostrargli la stella fornendoci le coordinate. Immaginate di dover guardare negli occhi entrambi, con il bambino in fervida attesa di poter approfittare di quell’opportunità e sentire sulle spalle un macigno, la responsabilità di rispondere spiegando che quella stella non era visibile.
A quel punto, con tutta l’empatia possibile, attingendo a tutta la conoscenza, creatività e delicatezza che avevo in quel momento ho cercato di trasformare la delusione in un momento positivo di scoperta e di riflessione. Ho spiegato che anche se quella specifica stella non poteva essere vista perchè non tutte le stelle sono visibili, il papà era tornato ad essere parte del Cosmo, della stessa materia di cui siamo fatti tutti noi e che un giorno formerà una nuova luminosa stella.
Ricordo il sorriso malinconico del bambino, il passaggio dalla delusione ad una consapevolezza più profonda, mentre guardava il cielo. La madre, visibilmente commossa, mi ringraziò con uno sguardo stanco ma grato.
Per loro, e per me, non era un film. Era vita vera quello che abbiamo realmente vissuto e che penso abbiano vissuto altri astronomi e divulgatori in tutto il mondo.
Ma a volte mi chiedo: cosa sarebbe successo se non avessi trovato una risposta adeguata e delicata?
Una questione di responsabilità (Premessa 3)
Esperienze come queste non sono rare e ci insegnano che sulle nostre spalle grava a volte la responsabilità di scegliere correttamente e con profonda attenzione la risposta e le parole da usare.
Dare una risposta corretta non solo dal punto di vista scientifico ma anche umano, può segnare il confine tra lasciare un segno indelebile o meno.
Le delusioni, soprattutto nei più giovani, possono lasciare un segno importante. Secondo esperti dell’Istituto Watson e di Psychology Today, i bambini possono provare sentimenti di frustrazione quando le loro aspettative non vengono soddisfatte, con conseguenze sullo sviluppo emotivo.
Ecco alcune possibili conseguenze:
- Delusione verso chi regala: “Se era tutto una bugia, posso ancora fidarmi di chi me l’ha regalata?”
- Delusione verso l’astronomia: “Sono rimasto amareggiato dall’esperienza: l’astronomia non mi interessa più.”
- Delusione verso il divulgatore: “Non è riuscito a mostrarmi la stella; forse non è davvero competente.”
Per questi motivi, riteniamo fondamentale informare e chiarire. Regalare una stella è un’idea affascinante, ma è fondamentale che chi dona (così come chi riceve) sappia perfettamente cosa sta offrendo e lo spieghi con onestà a chi lo riceve.
Cosa significa realmente regalare o comprare una stella?
I servizi che propongono di regalare una stella si baserebbero sull’acquisto di un certificato che attesterebbe che la stella è stata intestata all’acquirente o al nome fornito al momento dell’acquisto. Sembrerebbe quindi che ufficialmente alla stella verrebbe assegnato il nome del proprietario/acquirente. Il certificato conterebbe anche le coordinate dettagliate della stella e le informazioni circa la sua posizione nel firmamento. Fin qui sembrerebbe tutto perfetto ma alcuni aspetti che sembrerebbero non essere ampiamente evidenziati al momento dell’acquisto o che andrebbero considerati:
1. Assenza di riconoscimento ufficiale
Innanzitutto è molto importante sapere che qualsiasi nome che verrebbe assegnato stella o qualsiasi associazione ad essa non è ufficialmente riconosciuto. L’Unione Astronomica Internazionale (IAU), l’organismo responsabile della catalogazione degli oggetti celesti, chiarisce (iau.org):
“L’IAU non è coinvolta nella vendita di stelle e, in quanto tale, questi nomi non hanno alcun valore ufficiale. Le stelle sono catalogate con designazioni scientifiche per scopi di ricerca.”
Anche la American Astronomical Society (AAS) si è espressa contro la pratica di intitolazione commerciale delle stelle. Sul loro sito ufficiale (aas.org), sottolineano che:
“I nomi venduti da queste aziende non sono riconosciuti da alcuna organizzazione astronomica ufficiale. La comunità scientifica non utilizza questi nomi nei suoi cataloghi.”
Molti osservatori e planetari locali pubblicano avvisi per sensibilizzare il pubblico sulla natura simbolica di questi regali. Ad esempio:
- L’Osservatorio Griffith di Los Angeles afferma:
“Le stelle non possono essere possedute, e i certificati acquistati sono privi di valore scientifico.”
- Il Royal Observatory Greenwich chiarisce che:
“Le stelle vengono catalogate scientificamente con numeri e coordinate; nessuna organizzazione scientifica riconosce i nomi venduti.”
Secondo l’IAU e l’AAS, i nomi assegnati tramite servizi commerciali non hanno valore ufficiale o riconoscimento nella comunità scientifica.
2. Visibilità limitata della stella (luminosità e posizione)
La visibilità di una stella dipende da una combinazione di fattori, tra cui luminosità, posizione geografica dell’osservatore, posizione della stella nel cielo e condizioni atmosferiche locali.
- Posizione nell’emisfero celeste: Le stelle dell’emisfero australe non sono visibili dall’emisfero boreale e viceversa. Se la stella “regalata” si trova in un emisfero diverso da quello del destinatario, sarà impossibile osservarla. Se un abitante di Londra riceve in regalo una stella situata nel polo celeste australe, come una vicina alla costellazione del Tucano, non potrà mai osservarla dal Regno Unito, indipendentemente dalla luminosità della stella. Allo stesso modo, un abitante di Sydney non potrà mai osservare una stella situata vicino alla costellazione dell’Orsa Maggiore, visibile solo nell’emisfero boreale.
- Declinazione e altezza sull’orizzonte: Una stella troppo vicina all’orizzonte può essere oscurata dall’atmosfera o dall’inquinamento luminoso, anche se teoricamente visibile.
- Inclinazione dell’asse terrestre: Alcune stelle sono visibili solo in determinati periodi dell’anno o a specifiche latitudini.
- Luminosità: La visibilità delle stelle dipende dalla loro magnitudine apparente, che misura la luminosità percepita da un osservatore sulla Terra. I valori vanno da negativi (-1,-2.-3 etc…) a positivi, sostanzialmente se sono negativi sono più luminosi, Sirio ad esempio la stella più luminosa del cielo è -1,33. In condizioni ideali (e con ideali intendiamo condizioni rare!), l’occhio umano può distinguere stelle con una magnitudine apparente fino a 6. Molte delle stelle “vendute” attraverso servizi commerciali hanno una magnitudine apparente superiore a 6, rendendole invisibili senza l’ausilio di telescopi. Anche con strumenti amatoriali, l’osservazione di queste stelle può risultare difficile, soprattutto in aree con elevato inquinamento luminoso.
Tenendo conto di queste variabili le stelle visibili ad occhio nudo sono pochissime, a volte quasi si contano sulla punta delle dita. Quelle visibili al telescopio sono comunque poche rispetto il numero di persone che popolano questo pianeta. Inoltre non sarebbe possibile scegliere la stella da assegnare secondo questi parametri.
Pertanto molte (o forse anche tutte) stelle assegnate tramite questi servizi potrebbero non essere mai visibili nè ad occhio nudo nè con un telescopio, specialmente in caso di inquinamento luminoso o limitazioni geografiche.
Di conseguenza la persona che riceve in regalo una stella potrebbe rimanere delusa una volta scoperto che non è possibile vederla in alcun modo.
3. Possibile duplicazione del nome
Non essendoci un registro ufficiale unico, potrebbe accadere che lo stesso nome venga assegnato a stelle diverse o che una stella riceva più denominazioni da diversi fornitori.
La pratica commerciale di intitolare stelle presenta una significativa possibilità di duplicazione dei nomi, poiché non esiste un registro centralizzato o ufficiale che coordini tali denominazioni. Di conseguenza, diverse aziende possono assegnare lo stesso nome a stelle differenti o, al contrario, attribuire nomi diversi alla medesima stella. Questo porta a una mancanza di unicità e autenticità nel nome assegnato, riducendo il valore simbolico del gesto.
Inoltre, poiché l’Unione Astronomica Internazionale (IAU) non riconosce queste denominazioni commerciali, i nomi assegnati non hanno alcun valore ufficiale nel contesto scientifico. Questo significa che, anche se una stella è stata “intitolata” attraverso un servizio commerciale, tale nome non sarà utilizzato o riconosciuto nella comunità astronomica internazionale ma ciò significa che una certa stella potrebbe ricevere una denominazione ufficiale diversa da quella assegnata dalle iniziative commerciali.
4. Incertezza sull’effettiva esistenza della stella
Quando si regala una stella, c’è una reale possibilità che la stella assegnata non esista più nella sua forma attuale. Questo rende il gesto simbolico, ma privo di valore concreto, poiché non è possibile garantire lo stato attuale di una stella visibile o assegnata.
L’incertezza sull’effettiva esistenza della stella è legata a fenomeni scientifici noti:
- La distanza e il tempo di propagazione della luce: Le stelle si trovano a enormi distanze dalla Terra, misurate in “tempo” luce ovvero il tempo che impiega la luce per arrivare a noi viaggiando a circa 300.000 km/s. A causa delle immense distanze cosmiche, la luce delle stelle impiega anni per raggiungerci. È possibile che una stella “regalata” sia già estinta, poiché ciò che vediamo è la sua luce passata. La stella potrebbe essersi estinta o trasformata (ad esempio in una supernova o una nana bianca), ma noi continuiamo a vedere la sua luce emessa nel passato. Fonti autorevoli, come articoli pubblicati da istituzioni scientifiche (ad esempio NASA e European Southern Observatory), sottolineano che ciò che vediamo nel cielo è spesso il risultato di eventi accaduti in tempi cosmici lontani.
- Cataloghi stellari non aggiornati: Le stelle vendute attraverso servizi commerciali sono spesso selezionate da cataloghi astronomici che non tengono conto dello stato attuale delle stelle. I cataloghi si limitano a fornire posizioni e caratteristiche basate su osservazioni passate, ma non sono in grado di confermare lo stato attuale di ciascun oggetto celeste
- Ciclo di vita delle stelle: Le stelle seguono un ciclo di vita che varia in base alla loro massa. Stelle molto grandi possono avere una vita relativamente breve (milioni di anni) rispetto a quelle più piccole, che possono vivere miliardi di anni. Una stella “regalata” potrebbe essere già nel suo stadio finale (supernova, buco nero o nana bianca) e non corrispondere più alla descrizione fornita al momento dell’intitolazione.
5. Valore puramente simbolico
Il certificato fornito rappresenta un gesto simbolico e non implica alcun riconoscimento ufficiale da parte di enti astronomici. È importante capire che non si sta acquistando una proprietà, ma un’idea.
Questo dovrebbe essere chiarito in modo limpido e trasparente a chi riceve il regalo così come a chi lo acquista.
6. Recensioni negative da parte dei clienti
Come riportato da alcune recensioni pubbliche disponibili su Trustpilot e altre piattaforme, alcune persone hanno espresso delusione per aspettative non allineate con il servizio ricevuto o insoddisfazione per alcuni servizi legati all’intitolazione delle stelle.

Alcuni punti di insoddisfazione sono relativi a quanto evidenziato prima mentre altri punti sono più relativi alla qualità del servizio come una mancata o ritardata consegna, altri sono relativi ad una percezione di marketing poco chiara.
Non sempre la natura simbolica del certificato (come espresso nel punto 5) infatti viene compresa appieno, il che può portare a interpretazioni errate delle informazioni fornite.
Un interessante articolo pubblicato da “Il Bosone” approfondisce questi aspetti, sottolineando come molte persone possano rimanere deluse da ciò che percepiscono come una promessa non mantenuta. L’articolo evidenzia che l’idea di “comprare o regalare una stella” può creare confusione riguardo alla reale validità del gesto, ricordando che nessun organismo ufficiale riconosce tali denominazioni.
Fonte: Il Bosone – Regalare una stella, non ci cascate
In ogni caso consigliamo di utilizzate siti come https://it.trustpilot.com/
Ci sono chiaramente anche recensioni positive ma consigliamo di leggere accuratamente tutte le recensioni con particolare attenzione alle eventuali recensioni indotte o fasulle (a volte possono esserci recensioni generate dai cosiddetti bot o generate con l’AI).
Le recensioni false o indotte usualmente potrebbero essere molto brevi e poco descrittive, da utenti senza foto profilo e hanno spesso enfasi troppo alta.
Siti e applicativi come ReviewMeta e FakeSpot In questo articolo di Cybertrends e in questo di Millionaire sono riportati molti spunti interessanti su come riconoscerle.
Ecco cosa è successo quando siamo andati a visionare la pagina Trustpilot di uno dei siti che si propone di regalare una stella:

Fonte: https://it.trustpilot.com/review/regalareunastella.org
7. Percezione di un regalo impersonale
Sebbene l’intenzione sia romantica, il destinatario potrebbe percepire il regalo come impersonale, sapendo che si tratta di un servizio commerciale senza valore reale.
8. Mancanza di valore scientifico
Gli astronomi utilizzano designazioni ufficiali per le stelle. I nomi assegnati commercialmente non sono riconosciuti né utilizzati nella comunità scientifica.
9. Impossibilità di possedere una stella
Le stelle, come tutti gli oggetti celesti, non possono essere possedute da individui o aziende, né trasferite come “proprietà”. Questo principio si basa su ragioni scientifiche, legali e morali:
- Le stelle appartengono all’universo, non a individui o enti: Gli oggetti celesti sono parte dell’universo naturale e non possono essere rivendicati come proprietà privata. L’idea di “possedere” una stella attraverso un certificato rilasciato da un’azienda commerciale è puramente simbolica e non ha alcun fondamento scientifico o legale.
- Trattati internazionali: lo Spazio non è in vendita. La legge internazionale, in particolare il Trattato sullo spazio extra-atmosferico del 1967, stabilisce che:
- Nessuna nazione può rivendicare sovranità sullo spazio, inclusi corpi celesti come pianeti, stelle o asteroidi.
- Di conseguenza, nessun individuo o ente commerciale può legalmente vendere o possedere una stella.
- Fonte: United Nations Office for Outer Space Affairs (UNOOSA).
- Denominazione scientifica, non proprietà: Le stelle sono catalogate da enti scientifici, come l’Unione Astronomica Internazionale (IAU), che assegna loro nomi e numeri identificativi per scopi di ricerca. Questi cataloghi non implicano alcun diritto di proprietà, ma servono solo a organizzare le informazioni per la comunità scientifica.
10. Esistono alternative dalle aspettative “meno rischiose”
Studi condotti dal Journal of Consumer Research sottolineano che i regali che creano aspettative emotive elevate, ma che mancano di tangibilità, possono lasciare un impatto negativo più duraturo rispetto a regali meno emozionali ma concreti.
Nella sostanza le delusioni nei regali simbolici derivano spesso da una discrepanza tra le aspettative del destinatario e la realtà del prodotto. Questo fenomeno è noto come discrepanza di aspettativa e si manifesta quando:
- Il marketing enfatizza caratteristiche che il prodotto non può concretamente soddisfare.
- Il destinatario attribuisce al regalo un valore emotivo che non è supportato dal contenuto reale.
Esistono molte alternative per fare un regalo speciale che celebrino il cielo stellato in modo tangibile e autentico.
- Regali educativi: Libri o corsi di astronomia.
- Sostegno a progetti scientifici: Contribuisci a iniziative di ricerca astronomica.
- Esperienze astronomiche: Organizza una serata di osservazione con un telescopio.
- Mappe stellari personalizzate: Rappresentazioni del cielo in una data speciale.
In conclusione
Se stai pensando di regalare una stella è importante comprendere che si tratta di un gesto simbolico, e che la stella regalata potrebbe non essere visibile o riconosciuta ufficialmente. Ricordati di comunicarlo alla persona a cui fai questo regalo cercando di moderare le sue aspettative in maniera che non rimanga delusa. Con queste informazioni, speriamo di averti aiutato a fare una scelta più consapevole evitando di deludere chi ami.
Disclaimer
Questo articolo ha scopo informativo e non intende screditare nessun servizio specifico di intitolazione delle stelle. Le opinioni espresse non intendono in alcun modo screditare alcun servizio o prodotto, ma offrire una guida informativa basata su fonti pubbliche e sull’esperienza professionale.