Bentornati a tutti gli appassionati di astronomia! Siamo tornati con il nostro immancabile appuntamento mensile: scopriamo insieme tutto ciò che potremo osservare nel cielo di gennaio 2022.
Indice dei contenuti
SCIAMI METEORICI DI GENNAIO
Lo sciame delle Quadrantidi, che all’apparenza sembrano diffondersi da un punto vicino alla costellazione del Boote, è attivo dal 28 dicembre e raggiungerà il suo picco tra il 3 e il 4 gennaio. Le meteore delle Quadrantidi tendono ad essere meno appariscenti rispetto alle più celebri Perseidi di agosto e alle Geminidi di dicembre. La Luna si troverà in prossimità del novilunio, favorendo l’osservazione delle meteore nelle prime notti di gennaio 2022.
LA LUNA E I PIANETI NEL CIELO DI GENNAIO 2022
Fasi Lunari
Luna nuova: 2 gennaio.
Primo quarto: 8 gennaio.
Luna Piena: 17 gennaio (Luna del Lupo).
Ultimo Quarto: 25 gennaio.
I Pianeti
Giove, Saturno e Mercurio
Giove resterà ben visibile nelle prime fasi della sera nel cielo di gennaio 2022. Saturno e Mercurio, il quale raggiungerà la massima elongazione est il 7 gennaio, resteranno osservabili solo nella prima metà del mese dopo il tramonto. Sempre spettacolari i quadretti che si verificheranno tra questi pianeti e la Luna tra il 4 e il 6 gennaio. Proprio il giorno 4, la Luna apparirà quasi in congiunzione con Saturno.
Venere e Marte
Il pianeta rosso potrà essere osservato prima dell’alba nel cielo di gennaio. Tra il 25 e il 26, Venere e Marte sorgeranno quasi contemporaneamente, solcando la volta celeste insieme in attesa della congiunzione del 13 febbraio. La Luna, infine, verrà a trovarsi proprio in prossimità della coppia planetaria il giorno 29 febbraio.
Urano e Nettuno
Urano e Nettuno si troveranno rispettivamente nella costellazione dell’Ariete e dell’Aquario. Per osservare entrambi i giganti ghiacciati sarà necessario disporre di strumenti generosi al fine di apprezzare minimamente questi remoti corpi celesti.
IL PERIELIO
Il 4 gennaio, alle ore 07:55 UTC+1, la Terra si troverà al perielio, ovvero il punto di massima vicinanza alla nostra stella. La distanza media del nostro pianeta dal Sole è di circa 150 milioni di chilometri, ovvero 1 Unità Astronomica. Essendo l’orbita terrestre ellittica, al perielio il nostro pianeta si trova ad una distanza di circa 147 milioni di chilometri dal Sole, mentre al punto più distante (afelio), raggiunto nel mese di luglio, la distanza tra i due corpi celesti è di circa 152 milioni di km.
LE COSTELLAZIONI DEL MESE
PRIME ORE DELLA SERA
Iniziamo la nostra esplorazione del cielo di gennaio 2022. La costellazione di Orione spicca nella volta celeste, visibile dopo il tramonto tra Est e Sud, seguito dall’Unicorno. Il cacciatore sarà accompagnato nel suo pellegrinaggio celeste dalle stelle dell’Esagono Invernale.
Tra Sud-Est e Sud-Ovest spiccheranno le costellazioni di Eridano, Balena, Pesci e Pegaso, quest’ultima ben riconoscibile per l’asterismo del Quadrato. Tra Ovest e Nord-Ovest sarà ancora possibile ammirare fugacemente Deneb, stella principale del Cigno, insieme a Vega e Altair.
In prossimità dello zenit troveremo Perseo e Andromeda, insieme ad Auriga, Toro, la piccola Ariete e la splendida Cassiopea.
TARDA SERATA
Orione e gli asterismi del Triangolo Invernale e dell’Esagono dominano le notti del cielo di gennaio tra Sud-Est e Sud-Ovest. Tra Nord-Est ed Est l’Orsa Maggiore inizierà ad apparire più alta sopra l’orizzonte. In questa zona del cielo sarà possibile osservare anche la costellazione del Leone e la brillante Regolo. Dopo la mezzanotte, si mostreranno anche Boote e Vergine.
STELLE E OGGETTI DEL PROFONDO CIELO
ORIONE, CANE MAGGIORE, UNICORNO
Nella costellazione di Orione spiccano le giganti Betelgeuse e Rigel. Le stelle della Cintura di Orione (Alnitak, Alnilam e Mintaka) possono fungere da punto di partenza per individuare le stelle Aldebaran e Sirio.
Orione ospita la famosa Nebulosa Messier 42, la regione di formazione stellare più studiata e osservata in assoluto. Nelle nubi di M42, con l’ausilio di un buon telescopio, sarà possibile osservare l’ammasso del Trapezio.
Nel Cane Maggiore troveremo Sirio, la stella più brillante del cielo notturno, e l’ammasso aperto M41, un’associazione stellare situata a circa 2000 anni luce dal Sistema Solare.
La costellazione dell’Unicorno, difficile da osservare ad occhio nudo poiché non presenta stelle particolarmente brillanti, ospita uno dei sistemi stellari multipli più affascinanti del cielo stellato: Beta Monocerontis, la “Wonder Star” di William Herschel.
TORO, AURIGA, GEMELLI, CANCRO
Le costellazioni di Toro, Auriga e Gemelli sono tra le protagoniste del cielo di gennaio. Nel Toro, gli ammassi delle Iadi e delle Pleiadi continuano a dare spettacolo. Non solo sono tra gli ammassi stellari più belli da vedere, ma possono essere visti distintamente senza l’ausilio di strumenti. Tra gli astri più luminosi che formano le Iadi segnaliamo Theta Tauri, una splendida stella doppia, facile da individuare ad occhio nudo.
Per l’osservazione delle Pleiadi, suggeriamo l’utilizzo di un telescopio con una focale corta oppure di un binocolo, magari stazionato su un treppiede. In questo modo, sarete in grado di ammirare le sette componenti principali dell’ammasso con facilità. Un altro oggetto del profondo cielo visibile in questa costellazione è la Nebulosa Granchio, Messier 1, un celebre resto di supernova (“Supernova Remnant”).
Nella costellazione dell’Auriga potremo ammirare la gloriosa Capella e il trio di ammassi aperti M36, M37 e M38.
La costellazione dei Gemelli, riconoscibile per la presenza di Polluce e Castore, ospita uno degli ammassi aperti più belli di sempre: Messier 35. Accanto ad esso, è possibile osservare con un telescopio anche NGC 2158, un secondo ammasso aperto dall’aspetto compatto.
Nel Cancro spicca l’Ammasso del Presepe (conosciuto anche come Beehive Cluster), o Messier 44. Si tratta di un gruppo di stelle relativamente vicino al Sistema Solare, individuabile ad occhio nudo sotto celi abbastanza limpidi. L’osservazione al binocolo è raccomandata, essendo un ammasso abbastanza esteso (oltre un grado).
ANDROMEDA, TRIANGOLO, PERSEO, CASSIOPEA
Le due galassie principali di questa regione, M31 in Andromeda e M33 nel Triangolo risultano ancora abbastanza alte, specie nelle prime ore della sera.
Nelle costellazioni di Perseo e Cassiopea ricordiamo il Doppio Ammasso di Perseo, gli ammassi aperti M52, l’Ammasso Civetta (NGC 457), NGC 7789 e la stella doppia Achird.
PROSSIMI APPUNTAMENTI
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