In questi giorni con mia figlia Luna che ormai si sta facendo grande stiamo guardando alcuni film di animazione ed è rimasta piacevolmente incantata dai personaggi, dai colori e dalla storia di Oceania. Non di meno piace anche a me e in particolare sono rimasto molto affascinato dai legami tra il film di animazione e i miti, le leggende e le storie che caratterizzano la nascita delle Hawaii del popolo polinesiano, molte delle quali hanno forti richiami ad elementi astronomici.
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UNA COSTELLAZIONE A FORMA DI AMO?
Prima di tutto esiste davvero una costellazione a forma di amo o di uncino come mostrato nel film Oceania?
Ebbene si, quanto meno in parte: la costellazione del Grande Uncino o Amo di Maui a cui fa riferimento Oceania non è altro che la Costellazione dello Scorpione! Nel film la costellazione viene mostrata evidenziando la parte che va da Shaula (il pungiglione dello Scorpione) ad Antares ed effettivamente la forma di un amo è assolutamente visibile!
Ecco qui un confronto tra le costellazioni (quella mostrata nel film e quella reale)
Per alcuni il Grande Uncino o Amo di Maui può essere definito un “Asterismo” ma è bene ricordare che la popolazione Maori della Nuova Zelanda vedendo solo una parte dell’Asterismo (la parte dell’ Amo) e mai quella dello Scorpione, la considerano come costellazione vera e propria.
Tuttavia la costellazione dello Scorpione non è l’unica che appare nel film!
I LEGAMI TRA IL FILM OCEANIA E L’ASTRONOMIA
All’interno del film, ambientato nell’antica Polinesia di 2000 anni fa e nella storia di Maui ci sono diversi richiami all’Astronomia e alla conoscenza delle stelle come elemento cardine della vita dell’essere umano:
1. Durante la sua avventura Vaiana / Moana comprende che per salvare il popolo di Motu Nui (l’isola su cui abitano) deve spingersi oltre il Reef. Prima di morire sua Nonna Tala le rivela che il popolo di Motu Nui era caratterizzato da antichi ed esperti navigatori ed è qui che durante la scoperta delle navi nascoste sull’isola, avviene un flashback in cui si vede l’antico popolo polinesiano utilizzare la Costellazione di Orione per orientarsi durante la navigazione.
Questo momento è accompagnato anche dalla musica e dalle parole di “Opetaia Foa’i – We Know The Way” (consiglio la versione originale) che sottolineano il legame tra l’uomo e le stelle:“Noi leggiamo il vento e il cielo,
quando il sole è alto solchiamo la vastità dei mari sulla brezza dell’oceano,
di notte diamo un nome ad ogni stella,
sappiamo dove siamo sappiamo chi siamo.”
2. Nella scena successiva la nonna di Vaiana contempla la Costellazione del Grande Uncino o Amo di Maui. La scena avviene poco prima della sua morte, a far pensare forse non solo che conoscesse le tecniche di navigazione dei suoi antenati ma che fosse lei stessa una navigatrice.
3. Vaiana che si è addormentata durante la navigazione, viene svegliata dallo spirito dell’Oceano e accorgendosi di essere fuori rotta la corregge prontamente dirigendosi verso…la Costellazione del Grande Uncino o Amo di Maui.
CHI E’ Māui?
Māui è un’eroe della mitologia polinesiana strettamente correlato alla nascita delle isole Hawaii. Un personaggio decisamente fuori dal comune che viene spesso definito un trickster ovvero un personaggio abile nell’inganno e caratterizzato da una condotta amorale, al di fuori delle regole convenzionali. Maui ha origini umane ma con abilità attribuibili solo agli dèi e per questo definito SEMIDIO.Le sue imprese iniziarono sin dalla nascita: nacque storpio e fu abbandonato dalla madre Hina tuttavia riuscì a ritrovare la via di casa e a tornare fra i suoi numerosi fratellini. Dopo che si fu riaddormentato, il Destino lo fece diventare uno splendido bambino, al punto che, la madre, accortasi sia del ritorno del pargolo che del suo “miracoloso” cambiamento, lo riaccolse in casa.Un giorno, mentre Maui era a pesca con i suoi fratelli, il suo amo si impigliò nel fondale marino. Disse invece ai suoi fratelli, per farsi beffe di loro, che aveva preso un pesce enorme ed aveva bisogno del loro aiuto: e così, essi cominciarono a tirare con tutte le loro forze. Intenti in questo sforzo non si accorsero che, mentre stavano tirando, dalle acque dell’oceano stava sorgendo un’isola. Maui ripeté questo scherzo più volte, creando le isole Hawaii.
Un’altra versione narra che Maui, accortosi di non avere esche per pescare, si amputò un orecchio, lo infilzò nell’amo e gettò la lenza nell’acqua. Dopo pochi istanti, essendosi accorto di aver catturato qualcosa, tirò con tutta la sua forza la lenza. Ma ad attenderlo non vi era un pesce, bensì le isole dell’arcipelago Hawaiano.
Questa versione del mito si collega al fatto che nella cultura delle suddette isole veniva tramandata, in tempi antichi, una concezione secondo la quale la Vita e la Terra derivino direttamente dall’acqua e che in ogni cosa creata ci sia presente una piccola parte “divina”.
In questo caso l’orecchio di Maui, che ha permesso la creazione-pescaggio delle isole Hawaii, rappresenta il frammentarsi del divino per creare la vita ed infondere in essa, allo stesso tempo, una minima parte perfetta e immortale, caratteristiche attribuibili solo agli dèi.
MAUI, IL SOLE E LE STAGIONI
Un giorno Hina, la madre di Maui, si lamentò poiché il suo kapa (tipico abito hawaiano) non si stava asciugando in quanto la durata delle giornate era troppo breve. Allora Maui decise di scalare la montagna Haleakalā (“casa del Sole”) e non appena spuntati i primi raggi solari, inizio a legarli con una corda ricavata dai capelli di sua sorella (in alcune versioni, fatta con i suoi peli pubici).
Il Sole quindi pregò Maui di liberarlò e lui acconsentì a una sola condizione: il Sole avrebbe allungato la durata dei giorni.
Così da quel momento la durata del giorno è maggiore in estate e più breve d’inverno.
Esiste tuttavia un’altra versione secondo cui Maui imprigionò il Sole sulla cima di un albero wiliwili.
Queste bellissime storie rappresentano alcuni dei tanti racconto attraverso cui i nostri antenati hanno cercato di spiegare i fenomeni a quell’epoca inspiegabili. Ciò che trovo meraviglioso è che ciò è condiviso in tutto il mondo, ogni cultura ha i suoi racconti e la sua mitologia con altrettanti riferimenti al cielo stellato che ancora una volta si rivela come un Patrimonio dell’Umanità che dobbiamo tutelare.
Uno straordinario patrimonio che la Disney ha sicuramente saputo cogliere e diffondere in questo film di animazione che a me è piaciuto tantissimo. Spero piacerà anche a voi se non lo avete visto e quindi buona visione e cieli sereni!
Il presente articolo è realizzato allo scopo puramente informativo e di discussione. Il titolare dei diritti del film e di ogni contenuto relativo ad Oceania è The Walt Disney Company.