Dai canali di Schiaparelli alle nuove missioni, alcune interessanti curiosità sul pianeta Marte
Il pianeta Marte è il quarto in ordine di distanza dalla nostra stella madre dopo Mercurio, Venere e la Terra. Si affaccerà il 18 gennaio all’orizzonte Sud-Est per regalarci la sua prima congiunzione dell’anno 2020, con la rossa stella Antares. Cogliamo l’occasione per presentarvi alcune interessanti curiosità sul pianeta Marte.
Indice dei contenuti
1. Galileo e le prime osservazioni di Marte
Nel 1609, Galileo Galilei fu il primo ad osservare con un telescopio Marte. Grazie alle sue osservazioni degli “astri erranti”, che apparivano diversi dalle stelle (queste ultime al telescopio restavano puntiformi, mentre i primi erano come “piccole lune luminose”), si ebbe allora l’introduzione della moderna concezione della parola “pianeta”.
Il primo disegno con dettagli reali della superficie del pianeta rosso fu realizzato nel 1659 da Huygens. Raffigurò la Syrtis Major, regione di origine vulcanica che si estende sulla superficie del pianeta.
2. L’atmosfera di Marte è molto sottile
Come Herschel qualche anno più tardi annotò nella rivista The Philosophical Transaction del 1784, Marte doveva avere una atmosfera molto sottile.
Infatti quando due stelle si trovarono vicine al bordo del pianeta, nella notte tra il 26 ed il 27 ottobre del 1783, Herschel notò che la luminosità delle stelle non risentiva della vicinanza apparente del pianeta. Suppose quindi che l’atmosfera di Marte fosse molto rarefatta, come è stato dimostrato successivamente.
3. L’ossigeno su Marte aumenterebbe in primavera e in estate
L’atmosfera di Marte è infatti composta per il 95% da anidride carbonica, mentre secondo le ultime ricerche, l’ossigeno su Marte avrebbe un comportamento “strano”.
Il rover Curiosity della NASA ha analizzato infatti l’atmosfera del pianeta rosso dal 2012 al 2017, rilevando come l’ossigeno presente aumenti in primavera e in estate. Come spiegato nella nota ufficiale della NASA del 12 novembre 2019 da Melissa Trainer, nessuno ha ancora una spiegazione scientifica plausibile rispetto al comportamento dell’ossigeno nell’atmosfera di Marte.
4. Vita su Marte? La controversia dei canali di Schiaparelli
Nel 1877 grande fu l’attenzione verso il pianeta da parte di scienziati ed astronomi. Fu in quell’occasione, durante la grande opposizione di Marte del 1877 che l’astronomo Giovanni Virginio Schiaparelli puntò il suo cannocchiale verso il pianeta. Disegnò così una mappa molto più precisa delle precedenti. Inoltre nell’agosto stesso anno vennero scoperti i due satelliti Phobos e Deimos.
A partire dalla presunta rete di canali poi individuate sul pianeta rosso da Schiaparelli, iniziarono le ipotesi e speculazioni su possibili forme di vita su Marte.
I canali di Marte sono delle strutture che l’astronomo piemontese presumeva di aver individuato sulla superficie del pianeta rosso. Secondo alcuni questi potevano provare l’esistenza di forme di vita su Marte. Fu solo nel 1965, quando la sonda spaziale Mariner 4 realizzò le prime foto del pianeta, che venne scoperta invece su Marte una superficie arida e austera, priva dei famosi “canali” individuati da Schiaparelli.
5. La montagna più alta del Sistema Solare si trova su Marte
Schiaparelli, uno degli astronomi che per primo si dedicò allo studio di Marte, rilevò col suo cannocchiale, sempre nell’opposizione del 1877, una macchia chiara, simile a un bagliore.
Con l’arrivo successivo delle sonde spaziali, alla montagna fu dato il nome di Olympus Mons – il vulcano più grande del Sistema Solare. Si estende per oltre 25 km rispetto alla superficie del pianeta, ed ha una base con un diametro di circa 610 km.
– Osservare Marte nel 2020
Nell’anno 2020 Marte tornerà a splendere in tutta la sua bellezza il 14 ottobre, quando sarà in opposizione al Sole e le condizioni di visibilità saranno perciò ottimali. Durante l’arco dell’anno ci regalerà molte belle congiunzioni, tra cui quella del 29 ottobre con la Luna.
Le missioni spaziali previste invece sul pianeta rosso sono diverse. Il 17 luglio partirà dal Kennedy Space Center Atlas V che lancerà la sonda Mars 2020. L’atterraggio è previsto per il 2021. Il 26 luglio è in programma il lancio di ExoMars2020 dell’Esa. Sulla superficie del pianeta atterrerà un rover realizzato in Europa.
Alcune informazioni sono tratte da:
Giorgio Bianciardi in Marte – Un viaggio nel tempo e nello spazio, Il Castello editore
e Antonio Lo Campo e Tiziano Magni in Cielo e spazio del 2020, Cosmo n.3 pp. 14-17
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Autore: Dalna Gualtieri