Nettuno, caratteristiche e curiosità del pianeta blu

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pianeta nettuno blu

Image Credit: NASA

Con la sua magnitudine apparente di +7,82, il pianeta Nettuno resterà invisibile ad occhio nudo durante l’opposizione.

L’ottavo pianeta del Sistema Solare, si troverà in opposizione al Sole il 10 settembre. A causa della sua elevata distanza, soltanto una sonda nel 1989 è riuscita a raggiungerlo…

Nettuno: dall’ipotesi alla scoperta

Era il 1846 e Urbain Le Verrier presentava all’Academie des Sciences e all’Osservatorio di Berlino una lettera che spiegava l’ipotesi dell’esistenza di un pianeta – in futuro chiamato Nettuno – oltre l’orbita di Urano, scoperto nel 1781 sul quale si erano osservate perturbazioni dovute con ogni probabilità alla presenza di un altro corpo celeste di grandi dimensioni.

Le ipotesi furono confermate poco dopo e proprio Le Verrier battezzò il pianeta “Nettuno”. Nello stesso periodo un altro astronomo inglese, John Couch Adams notò le perturbazioni dell’orbita di Nettuno, ma il merito della scoperta fu attribuito comunque a Le Verrier, che aveva pubblicato lo studio tempo prima.

Caratteristiche di Nettuno

pianeta nettuno con satelliti

Il pianeta Nettuno con 3 dei suoi satelliti naturali.
Image Credit: NASA/ESA/E. Karkoschka (University of Arizona)/H.B. Hammel (Space Science Institute, Boulder, Colo.)/G. Bacon (STScI)

Nettuno è un pianeta gassoso come Giove e Saturno, ma a differenza di questi, presenta un nucleo solido più grande rispetto alla massa totale. Formato principalmente da acqua, ammoniaca e metano, ha un’atmosfera, dove sono presenti anche idrogeno e elio, molto “vivace”, con venti fortissimi e grandi macchie (come la Great Dark Spot) che ne caratterizzano la superficie. La sua distanza dal Sole è pari a 4496,6 milioni di km, con un diametro di 49528 km, e la sua massa è pari a circa 17 volte quella terrestre. Il giorno su Nettuno dura 16h e 6 min, mentre ha un periodo di rivoluzione di 164,8 anni. La sua superficie ha una temperatura media di -220°C.

Il colore azzurro del pianeta è dovuto alla presenza di metano.

L’unica sonda che abbia mai raggiunto il pianeta è stata la Voyager 2 nel 1989 che, transitando a circa 4500 km dal polo, ha scoperto sei dei 15 satelliti oggi noti.

Gli anelli di Nettuno

Nel 1989 arrivò la conferma, ipotizzata a metà anni ’80, dell’esistenza di anelli attorno al pianeta gassoso. La sonda Voyager infatti ha messo in evidenza la presenza di diversi anelli, debolmente luminosi, che circondano Nettuno sul piano equatoriale. Di questi il più esterno è chiamato Adams, seguono i più deboli Le Verrier e Galle.

Nettuno e i suoi satelliti naturali

I primi satelliti dei 15 conosciuti del pianeta Nettuno ad essere scoperti furono Tritone e Nereide. In particolare, Tritone è l’unico satellite del Sistema Solare ad avere moto retrogrado.

Gli altri satelliti che conosciamo sono: Naiade, la più vicina a Nettuno, Talassa, Despina e Galatea, più interni e scoperti dalla sonda Voyager 2. Hanno una forma irregolare che li rende molto simili a asteroidi. Tra le altre lune troviamo Larissa, Proteo e la già citata Nereide, scoperta da Kuiper nel 1949.

Osservare Nettuno oggi

La sua distanza dalla Terra rende pressoché impossibile individuare il pianeta Nettuno a occhio nudo: sono necessari potenti strumenti per scorgere le sue peculiarità. Con grandi telescopi, Nettuno appare come un disco bluastro. Anche nella sera del 10 settembre 2019, quando il pianeta sarà in opposizione al Sole – presenta quindi caratteristiche ottimali di visibilità – non sarà possibile, data la sua magnitudine apparente di +7,82, distinguerlo fra gli astri ad occhio nudo. Si troverà allora nella costellazione dell’Acquario e molto vicino (apparentemente) alla stella Phi Aquarii.

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Autore: Dalna Gualtieri

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