Pleiadi, identikit dell’ammasso di stelle più luminoso

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Fonte: Wikipedia

Pleiadi, curiosità sulle “Sette Sorelle”, l’ammasso di stelle più suggestivo della volta celeste.

Le Pleiadi, cantate fin dall’antichità, sono l’ammasso stellare aperto più famoso del cielo boreale. La “Chioccetta” di Pascoli va per raggiungere il suo picco massimo di visibilità nella volta celeste. E voi, quante Pleiadi riuscite a individuare a occhio nudo?

D’Annunzio le ha cantate nelle sue Laudi, il poeta Tennyson le descrive come “uno sciame di lucciole aggrovigliate in una treccia d’argento”. Hanno ispirato poeti e cantori fin dall’antichità, le Pleiadi sono l’ammasso di stelle più famoso del cielo notturno. Grazie alla loro luminosità infatti sono facilmente riconoscibili – Pascoli ne fa una citazione ne Il Gelsomino Notturno: “La Chioccetta va per l’aia azzurra col suo pigolìo di stelle”. E quindi a partire dai poemi omerici fino ai giorni nostri, le Pleiadi hanno suscitato emozioni e canti senza tempo. Ma chi sono le Pleiadi? Scopriamo, nella mitologia ed in astronomia, le loro caratteristiche principali.

Chi sono le Pleiadi?

  • Nella mitologia

Nella mitologia, le Pleiadi sono le sette figlie di Atlante e Pleione: Maia, Elettra, Taigete, Asterope, Alcione, Celeno, Merope.

Sette sorelle che, sempre secondo i miti greci, ebbero la sventura di incontrare Orione, il cacciatore. Questi le inseguì per cinque anni, finché si tramutarono prima in colombe, poi in stelle, seguite da Orione ed il suo cane. Secondo un’altra versione del mito, le Pleiadi morirono di dolore a causa del loro padre Atlante e delle sue sventure e furono trasformate in stelle.

  • In astronomia

In astronomia le Pleiadi, conosciute anche come le Sette Sorelle o M45, sono un ammasso aperto di stelle azzurre (quindi molto calde) “ospitate” dalla costellazione del Toro. Si trovano quindi nella porzione di cielo visibile nell’emisfero boreale tra la costellazione dell’Ariete e Perseo.

Perché le Pleiadi sono così famose e conosciute?

Sono note fin dall’antichità come l’ammasso aperto che “impreziosisce” la costellazione del Toro.

Cantate nella letteratura da Omero, D’Annunzio, la loro etimologia fa derivare l’evocativo nome da “plein” (“navigare”) o dal greco “pleios” (“molti”).

Come non restare incantati, nelle terse notti stelate quindi, di fronte alle bellissime Pleiadi?

Esse sono infatti l’ammasso aperto più visibile ad occhio nudo, nel cielo stellato.

A circa 440 anni luce da noi, l’ammasso si colloca infatti fra i più vicini alla Terra.

Non stupisce quindi che, a partire da 2357 anni a.C c.ca fossero note, tanto da essere annotate negli annali cinesi – erano note anche presso gli Aztechi ed i Maya, che attribuivano loro poteri magici.

Le Pleiadi: identikit astronomico

Un sistema complesso di nebulose a riflessione avvolge l’ammasso. In particolare le stelle Merope, Alcione, Elettra e Maia sono circondate da nebulose a riflessione visibili, in condizioni osservative eccellenti, attraverso fotografie a lunga esposizione.

Nate circa 100 milioni di anni fa, sono un ammasso relativamente giovane di stelle. Quelle visibili sono di colore bianco, azzurre e quindi con temperatura molto elevata. Ad occhio nudo è possibile potenzialmente distinguere fino a 14 stelle.pleiadi costellazioni stelle

E’ un bell’esercizio visivo, riuscire a distinguerle tutte senza l’utilizzo di strumenti ottici!

L’ammasso è invece formato da più di 1000 altre stelle, fra cui circa il 25% sono nane brune, ed alcune nane bianche.

Osservare le Pleiadi

Nell’emisfero boreale, la formazione stellare è visibile in autunno e inverno. Novembre risulta essere il periodo migliore per l’osservazione delle Sette Sorelle, in quanto queste raggiungono il picco d’altezza nel cielo.

Guardando verso la costellazione di Orione, è facile scorgere, spostando lo sguardo verso Aldebaran e quindi verso Est, la piccola conformazione luminosa, che ricorda una miniatura dell’Orsa Minore. Per ammirarle è meglio usare un binocolo oppure un piccolo cannocchiale a campo largo e a basso ingrandimento, piuttosto che telescopi più “impegnativi”.

Con la sua magnitudine apparente di 2,86, la stella Alcione è la più brillante dell’ammasso.

E voi, quante delle Pleiadi visibili ad occhio nudo, riuscite a distinguere? Fatecelo sapere nei commenti!

Dove osservare le stelle con i telescopi e la guida di un esperto?

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Autore: Dalna Gualtieri

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