C’è chi la chiama Galassia cannibale, chi la “sorella” della Via Lattea. Una cosa è certa: la Galassia di Andromeda “ingloberà” la nostra. Ecco lo studio.
Galassia di Andromeda, M31, NGC224, la “galassia cannibale”. Probabilmente la Galassia con più appellativi, almeno fra quelle del Gruppo Locale. Un team di ricercatori ha cercato di fare luce sull’oscuro passato della Galassia di Andromeda, scoprendo risvolti interessanti sulla sua storia.
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M31 e la Via Lattea in rotta di collisione
La più fotografata, ammirata, studiata. E’ lei, M31, la Galassia di Andromeda a non avere (quasi) più segreti per i ricercatori.
Lo studio, condotto da un team di ricercatori dell’Università Nazionale australiana di Canberra, coordinato da Dougal Mackey ha evidenziato la natura “cannibale” della Galassia di Andromeda, studiando la sua storia.
Le grandi galassie – si legge nell’abstract della rivista Nature, di cui è possibile leggere l’intero articolo sul sito https://www.nature.com/articles/s41586-019-1597-1 – crescono attraverso l’accumulo di galassie nane. In linea di principio è possibile tracciare questa storia di crescita attraverso le proprietà dell’alone stellare di una galassia.
Studiare il passato per predire il futuro
Gli esperti hanno scoperto che M31 avrebbe, in passato inglobato attraendo a sé due galassie: una circa 10 miliardi di anni fa, l’altra in tempi

più recenti.
Lo studio ha condotto all’ipotesi di un possibile futuro inglobamento della Via Lattea da parte di M31. Ipotesi sostenuta e avvalorata dal team di scienziati, che hanno pubblicato l’elaborato studio sulla rivista specializzata Nature. Fra circa quattro miliardi e mezzo di anni la nostra Galassia, la Via Lattea, sarà inglobata dalla Galassia di Andromeda – come ha spiegato Mackey. Si intensificano quindi gli studi su M31, da sempre oggetto di studi approfonditi da parte degli astronomi. A circa 2,5 milioni di anni luce da noi, è infatti la Galassia più grande del Gruppo Locale, un gruppo di circa 70 sistemi stellari in un diametro di circa 10 milioni di anni luce.
I segni delle Galassie che M31 ha inglobato si trovano esaminando, come si legge sulla rivista Science, l’alone intorno alla Galassia stessa, dove sono presenti gli ammassi globulari.
Cosa sono gli ammassi globulari
Gli ammassi globulari (ammassi chiusi) sono insiemi di stelle vecchie, che orbitano intorno al centro di una galassia. Pertanto gli sforzi scientifici dei ricercatori si sono concentrati proprio sull’esaminare gli ammassi globulari orbitanti intorno a M31.
Fanno parte del cosiddetto “alone” di una galassia e nel caso di Andromeda, ne sarebbero oltre 500.
Conoscere l’Universo
«Una delle nostre principali motivazioni nello studio dell’astronomia – afferma Mackey – è comprendere il nostro posto nell’Universo. Un modo per conoscere la nostra galassia è studiare galassie simili ad essa e cercare di capire come questi sistemi si siano formati e siano evoluti. A volte ciò risulta essere effettivamente più semplice rispetto a guardare la Via Lattea, poiché viviamo al suo interno e questo può rendere alcuni tipi di osservazioni piuttosto difficili».
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Autore: Dalna Gualtieri