Visibile fra le luci del Sole da fine settembre, presenta diverse caratteristiche che lo rendono un pianeta… affascinante!
Venere, il “pianeta dell’amore” tornerà a fare capolino fra i bagliori del Sole dal 20 di settembre. Infatti potremo osservare la “stella del vespro” e del mattino a partire dall’ultima decade del mese di settembre 2019.
Con la sua magnitudine apparente che va dai -3,5 ai -4,5, Venere è il terzo oggetto naturale del cielo più luminoso, dopo il Sole e la Luna.
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Caratteristiche fisiche e orbitali
Il pianeta Venere è il secondo in ordine di distanza dal Sole, dopo Mercurio. Si muove su un’orbita quasi circolare compiendo la sua rivoluzione intorno al Sole in 224,7 giorni. Ha una rotazione retrograda, cioè gira su sé stesso in senso contrario rispetto alla Terra in ben 243 giorni.
Molto simile alla Terra per massa e per dimensioni si colloca nella zona dei “pianeti interni” del Sistema Solare, cioè che hanno un’orbita intorno al Sole più interna rispetto alla Terra. Questo implica che non vediamo mai Venere allontanarsi più di 47° dal Sole (massima elongazione). Per il pianeta Mercurio accade la stessa cosa: la sua elongazione massima non supera i 28°.
Stella del mattino e della sera
Venere, a seconda della sua visibilità e posizione nel cielo, ha assunto per gli antichi anche diversi nomi.
Prima di Pitagora, veniva chiamato “Stella della sera” (Vespero) visto subito dopo il tramonto, “Stella del mattino” (Lucifero) visto all’alba. Pitagora comprese che invece si trattava dello stesso astro, che era appunto Venere.
Le fasi di Venere
Galileo Galilei fu il primo a studiare Venere e le sue fasi, che notò essere simili a quelle della Luna. Non visibili ad occhio nudo ma con un binocolo o telescopio, le fasi di Venere corrispondono ai diversi gradi di illuminazione del pianeta nel suo moto orbitale. Presenta una fase piena, che corrisponde al periodo in cui il pianeta Venere è in congiunzione superiore con il Sole e quindi non osservabile dalla Terra. Il variare delle fasi cambia anche la luminosità del pianeta percepita da un osservatore sulla Terra.
Il pianeta più caldo del Sistema Solare
Caratteristica di Venere e della sua atmosfera è la densità che è circa 93 volte quella terrestre. E’ composta per il 96% da anidride carbonica, mentre per il 3,2% da azoto ed altri elementi. E’ quindi un pianeta ammantato da spesse coltri di nubi, che riflettono circa il 76% della luce del Sole. La temperatura superficiale, data la vicinanza dal Sole e le caratteristiche della sua atmosfera, raggiunge i 460°C, più di tutti gli altri pianeti del Sistema Solare.
Osservare Venere
A partire dal 20 settembre 2019 Venere inizierà a far capolino fra le luci Sole. Durante il mese di settembre si trova nella costellazione del Leone e percorre un ampio tratto della Vergine, per diventare maggiormente visibile durante ottobre e i mesi successivi.
Venere si presenta come un astro di magnitudine compresa fra -3,5 e -4,5; è il terzo corpo celeste più luminoso visibile dalla Terra, dopo il Sole e la Luna. Essendo uno dei due pianeti interni, è visibile sempre in prossimità del Sole, poco prima dell’alba oppure subito dopo il tramonto. Utili per l’osservazione un telescopio e dei filtri colorati. Utilizzando diversi colori dei filtri è possibile infatti vedere le nubi presenti sulla superficie del pianeta. Osservare inoltre Venere in condizioni di totale oscurità può essere inoltre controproducente: meglio effettuare le osservazioni prima dell’inizio del crepuscolo oppure circa due ore dopo l’alba. Infatti in questo modo si potranno percepire meglio le sfumature e ombreggiature particolari di questo affascinante pianeta.
Dove osservare le stelle con i telescopi e la guida di un esperto?
Pianeti, stelle, galassie: esplora l’Universo e le sue meraviglie
Autore: Dalna Gualtieri