Nuovo spettacolo nei cieli stellati d’Italia: che cosa è, quando e come vedere la Cometa NEOWISE (anche in DIRETTA VIDEO)
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LO SPETTACOLO DI UNA COMETA
Le comete sono spettacolari senza ombra di dubbio.
Questi oggetti straordinari sono stati spesso guardati con sospetto nel corso della storia della civiltà e considerati forieri di sventure, poiché apparivano quasi all’improvviso turbando un cosmo armonioso con i suoi cicli e le sue ricorrenze imperiture. La loro apparizione poteva essere interpretata come un cattivo presagio, l’imminente avvento di una carestia, lo scoppio di ostilità con un regno limitrofo oppure la caduta di un imperatore.
Oggi, grazie al lavoro degli astronomi, sappiamo che le comete fanno parte della grande famiglia del nostro Sistema Solare, sebbene raramente offrano spettacoli davvero memorabili, e non siano affatto portatrici di sventure, ma di grande meraviglia e curiosità.
Per l’emisfero settentrionale, l’ultima cometa degna di nota è stata la famigerata Hale-Bopp del 1997. Chi vi scrive la ricorda molto bene. Fu un evento a dir poco memorabile, un punto di svolta, in grado di far scaturire una passione travolgente nei confronti dell’universo che ci circonda.
Per molti di voi, la C/2020 F3 NEOWISE, o “cometa Neowise”, potrebbe rappresentare proprio ciò che per il sottoscritto fu la Grande Cometa Hale-Bopp: un ricordo indelebile e fondamentale.
Prima di raccontare qualcosa su questo nuovo ospite del sistema solare interno, scopriamo insieme cosa sono le comete e cosa le rende uniche e spettacolari.
DA DOVE ARRIVANO LE COMETE?
Le comete, a prima vista, non sono molto diverse dagli asteroidi. Sono corpi celesti minori con dimensioni comprese tra alcune centinaia di metri fino a decine di chilometri e, proprio come gli asteroidi, sono residui della formazione del nostro sistema stellare.
La teoria più accredita vuole che la principale fonte di comete sia una sorta di guscio che circonda tutto il Sistema Solare, situato a circa 1-2 anni luce dal Sole, chiamato Nube di Oort. Viene spontaneo chiedersi: ma come fanno le comete ad arrivare fino a qui? E’ possibile che delle perturbazioni gravitazionali causate dal passaggio di una stella in prossimità dei confini del nostro Sistema Solare possano appunto far “precipitare” le comete verso il Sole, spingendole a compiere un viaggio che può durare qualche centinaia, addirittura milioni di anni. Esiste inoltre una seconda riserva di comete, una regione remota del Sistema Solare situata oltre le orbite di Nettuno e di Plutone, chiamata Fascia di Kuiper, dove risiedono anche numerosi oggetti definiti transnettuniani, come i pianeti nani Makemake ed Eris.
Quante comete esistono allora nel nostro vicinato? Non esistono numeri precisi al 100%.
La fascia di Kuiper potrebbe contenere alcune decine di milioni di comete. Un numero tuttavia esiguo, se consideriamo che la nube di Oort potrebbe essere composta da decine, forse centinaia di miliardi di comete assopite nel profondo dello spazio interstellare.
COSA SONO LE COMETE?
Come abbiamo appurato precedentemente, le comete appaiono molto simili ai loro cugini asteroidi.
Il loro “corpo”, il nucleo, è composto da polvere, rocce e metalli. Tuttavia, esse possiedono quantità notevoli di materiale ghiacciato, come ghiaccio d’acqua e ghiaccio di anidride carbonica, insieme a composti di carbonio e azoto, come metano e ammoniaca.
Per questo, gli astronomi le chiamano “Dirty Snowballs” ossia “palle di neve sporca”.
Le caratteristiche principali che rendono le comete tanto iconiche sono la coda e la chioma che sviluppano durante il loro avvicinamento al Sole.
Man mano che una cometa giunge nella parte interna del sistema solare, il calore emanato dalla nostra stella conduce il materiale della cometa a passare dallo stato solido a quello gassoso (sublimazione), creando così una coda di gas e polveri rarefatte orientata sempre in direzione opposta alla posizione del Sole, a causa della forte pressione esercitata dal vento solare. Non è raro poi che le comete possiedano più di una coda. La radiazione ultravioletta emessa dal Sole causa la ionizzazione (la perdita di elettroni) per via dell’effetto fotoelettrico di particelle presenti nella coda di gas, creando quella che si definisce una coda formata da ioni, una coda ionica.
Le code delle comete possono raggiungere dimensioni incredibili, dell’ordine delle centinaia di milioni di chilometri di lunghezza! Per capirci meglio, la Terra dista in media 150 milioni di chilometri dal Sole!
Le code delle comete, disperdendo materiali e polveri nello spazio, possono anche essere responsabili dell’origine di alcuni sciami meteorici che si verificano sul nostro pianeta. Le famose Perseidi, ad esempio, sono causate dal transito della Terra in una nube di detriti generata da una cometa chiamata Swift-Tuttle.
La chioma, da cui ha origine il termine “cometa”, è un involucro di gas e polvere che circonda e avvolge il nucleo della cometa, ed è generato sempre dalla sublimazione dei materiali che la compongono. Per quanto possa sembrare incredibile, la chioma può arrivare ad assumere un diametro di decine di migliaia di chilometri ed è responsabile dell’aspetto particolare, opaco e nebuloso che differenzia le comete dalle stelle quando viste al telescopio
In generale, le comete vengono suddivise in due gruppi: comete a breve e a lungo periodo, o periodiche e non-periodiche. Le comete a breve periodo sono situate entro l’orbita di Nettuno, compiendo la loro orbita attorno al Sole in meno di 200 anni. Le comete a lungo periodo impiegano, ovviamente, più di 2 secoli per compiere una rivoluzione, alcune di queste comete possono impiegare anche centinaia di migliaia di anni per compiere una singola rivoluzione attorno al Sole, altre ancora hanno un così detto periodo infinito: compiendo un’orbita aperta (parabolica o iperbolica) sono destinate a passare una volta sola vicino al Sole che agirà da fionda gravitazionale “sparandole” nello spazio siderale.
Esiste inoltre un’altra curiosa tipologia di comete, chiamate “Sundiving” (letteralmente “tuffatrici solari”) o Sungrazing comets. Queste comete raggiungono il perielio a poche migliaia di chilometri dalla superficie solare, cosa che conduce alla frammentazione, o distruzione, del loro nucleo cometario.
Dicevamo poco fa che molte comete, dopo aver fatto visita al cuore del nostro sistema stellare, inizieranno nuovamente ad allontanarsi per fare ritorno solo dopo svariati secoli o millenni. In molti casi, tuttavia, l’influenza gravitazionale esercitata dai pianeti giganti Saturno e Giove, o perfino dai pianeti rocciosi interni, può alterare l’orbita di una cometa, portando così il periodo orbitale a ridursi a pochi anni o decenni. La famosa cometa di Halley torna a farci visita ogni 76 anni, mentre la Encke possiede un periodo di soli 3 anni e 4 mesi circa.
Dunque, abbiamo scoperto molte cose sulle comete, grazie sia ad osservazioni compiute con strumenti a terra sia a missioni portate a termine da sonde spaziali. Ad esempio, la Halley ha ricevuto in visita le sonde sovietiche Vega e la sonda europea Giotto, e la straordinaria missione Rosetta ha catturato immagini mozzafiato e riportato informazioni preziosissime raggiungendo e studiando la cometa Churyumov-Gerasimenko.
COSA SAPPIAMO DI C/2020 F3 NEOWISE?
Prima di parlare della sua osservabilità, vi sarete magari chiesti da dove vengono tutte le sigle che compongono il nome di questa cometa. C/2020 F3 NEOWISE? Gli astronomi di solito sono bravi a dare i nomi alle cose (“Giove possiede una gigantesca macchia rossastra sulla sua superficie? Chiamiamola Grande Macchia Rossa!”). Perché tutte queste sigle?
Il motivo in realtà è piuttosto semplice: si tratta di una convenzione scelta dalla IAU (International Astronomical Union, Unione Astronomica Internazionale) per poter classificare in maniera univoca le comete, anche a causa dell’elevato numero di scoperte di nuovi corpi celesti di questo tipo.
– C\: questa prima sigla indica che la cometa in questione è “non-periodica”. Altri esempi: la sigla “P\” indica una cometa periodica mentre la “X\” caratterizza una cometa di cui non si è riusciti ad ottenere calcoli precisi e affidabili sulla sua orbita.
-2020 F3: questa sigla indica l’anno e il periodo di scoperta della cometa. Ad esempio, se al posto della sigla F3 ci fosse stata la lettera A3, allora la cometa sarebbe stata la terza ad essere scoperta durante la prima metà di gennaio. In maniera analoga, se la sigla fosse stata B2 allora la cometa è la seconda a venir identificata durante la seconda metà di gennaio.
Quindi,
A: prima metà di gennaio
B: seconda metà di gennaio
C: prima metà di febbraio
e così via.
-NEOWISE: indica la missione, spaziale o da terra, o gli astronomi responsabili della scoperta.
C/2020 F3 NEOWISE è stata scoperta il 27 marzo 2020 (ricordate F3: la terza cometa ad essere scoperta nella seconda metà di marzo) dall’osservatorio spaziale NEOWISE (Near-Earth Object Wide-field Infrared Survey Explorer). Durante il suo percorso di avvicinamento al Sole, culminato il 3 luglio 2020, quando ha raggiunto il perielio, la luminosità della Neowise è aumentata considerevolmente, e, come forse avrete sentito, risulta essere visibile ad occhio nudo.
COME OSSERVARE LA COMETA NEOWISE?
Nella prima metà di luglio, C/2020 F3 NEOWISE può essere osservata in direzione nord-est nella costellazione dell’Auriga, ad un’altitudine compresa tra 7 e 13 gradi circa, andando a formare una sorta di triangolo con la stella Capella ed il pianeta Venere. Sarà dunque molto bassa sopra l’orizzonte.
Nella seconda metà del mese, la cometa si presterà meglio alle osservazioni serali, transitando nella costellazione della Lince a partire dal 13 luglio per poi raggiungere l’Orsa Maggiore intorno al 17 luglio e la Chioma di Berenice il 27 del mese. In questo caso, bisognerà puntare il nostro sguardo in direzione nord-ovest.

I MIGLIORI LUOGHI DA DOVE OSSERVARE LA COMETA NEOWISE
Per poter osservare la cometa Neowise consigliamo di trovare un luogo elevato e il più possibile buio anche se le luci dell’alba faranno presto la loro comparsa. L’orizzonte libero è un requisito altamente preferenziale in quanto la Cometa è bassa sull’orizzonte e pertanto eventuali alberi, montagne o case potrebbero impedirne la visibilità.
Fortunatamente abbiamo raccolto per te una lista dei luoghi migliori dove osservare le stelle in Italia e nel Mondo con tanto di informazioni sull’altitudine, sul terreno e le indicazioni stradali.
Eccola qui sul nostro portale www.Astrotourism.com
World’s Best Stargazing Places and Top Astrotourism Destinations
FINO A QUANDO POTREMO OSSERVARE LA COMETA NEOWISE AD OCCHIO NUDO?
Questa è la domanda da un milione di dollari. La magnitudine della cometa, che in questo momento si attesta attorno a 1,6 secondo il COBS (Comet OBServation database), sta diminuendo lentamente, ma in maniera costante giorno dopo giorno, a seguito del picco avvenuto in prossimità del perielio. Le stime attuali (che continueremo a tenere aggiornate sulla nostra pagina Astronomitaly) prevedono che la cometa potrebbe non essere più visibile ad occhio tra il 22 e il 23 luglio, mentre transiterà nell’Orsa Maggiore.
Tuttavia, non avete nulla da temere! Anche se la luminosità della cometa dovesse diminuire, essa potrà essere tranquillamente osservata dai nostri telescopi, molto probabilmente per tutto il mese di luglio!
LA COMETA NEOWISE IN DIRETTA VIDEO
La presenza di una cometa osservabile è un evento davvero incredibile, per tutti gli amanti del cielo. Sentivamo il bisogno di tornare sotto le stelle, a mostrarvi le meraviglie dell’universo e a parlarvi di quanto meravigliosa siano l’astronomia e lo studio del cosmo, e la C/2020 F3 NEOWISE rappresenta qualcosa di speciale, che vogliamo condividere assieme a tutti voi, che con affetto ci seguite e ci sostenete.
LINK DI COLLEGAMENTO DIRETTA VIDEO DELLA COMETA NEOWISE
Per questo stiamo organizzando alcuni appuntamenti per vedere la Cometa Neowise in Diretta Video. Il primo appuntamento l’11 Luglio alle ore 4.00
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Ci vediamo sotto le stelle, a caccia di comete!