Liridi, naso all’insù per le stelle cadenti di aprile.

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Lo sciame meteorico delle Liridi è il più antico mai osservato.

Dal 15 al 25 aprile potremo ammirare le Liridi, stelle cadenti di primavera. Lo sciame meteorico più antico mai osservato si appresta a disegnare scie luminose nel cielo di primavera.

ragazzi guardano stelleFra i fenomeni celesti osservabili nel cielo di Aprile ci sono le Liridi. Da tempo studiate dagli astronomi, la loro prima osservazione risale al 687 a.C. da parte di astronomi cinesi.

Una volta l’anno, precisamente fra il 15 e il 28 aprile con picco fra il 22 e il 23, lo sciame meteorico delle Liridi ci ricorda che stiamo attraversando i resti di una cometa, la cometa G/1861 G1 Thatcher.

I resti sono dovuti al “viaggio” che la cometa compie intorno al Sole in circa 415 anni. Nel farlo lascia dietro di sé residui, che danno luogo al fenomeno cosiddetto delle “stelle cadenti”. Lo sciame meteorico si presenta per consistenza inferiore rispetto a altri sciami, come quello delle Perseidi.

Si stima che il primo consti di 5-20 stelle cadenti all’ora; per le Perseidi, ad esempio, stime vanno sulle 100 meteore osservabili ogni ora. Inoltre, date le spesso incerte condizioni atmosferiche di metà aprile, la Luna piena e la già citata “scarsità” dei fenomeni, saremo fortunati se riusciremo ad avvistarne qualcuna, di scia luminosa!

La Lira e Vega

La primavera si apre quindi con lo spettacolo celeste delle Liridi, le stelle cadenti della Lira, costellazione nella quale lo sciame meteorico sembra avere origine (si dice che la Lira sia il “radiante” da cui si dipartono le meteore).

Vega ne è la stella principale (è chiamata Alfa Lyrae) con la sua magnitudine di 0,04 che la rende la quinta stella più brillante del cielo ad occhio nudo dopo Sirio, Canopo, Alfa Centauri e Arturo. E’ una stella bianco-azzurra di classe A con la sua temperatura superficiale di 9000°.

La costellazione della Lira è un parallelogramma di stelle fra la terza e la quarta magnitudine che ricorda la forma di uno strumento musicale: i Greci e i Latini vi intravidero la “lira”, lo strumento musicale utilizzato dallo sfortunato poeta Orfeo, innamorato di Euridice.

Cosa osservare nella Lira

  • nebulosa anello arancio blu

    Nebulosa planetaria M57.
    Foto by NASA

    M56, ammasso globulare che si trova tra Beta Cygni e Gamma Lyrae. A 46 mila anni luce, si presenta come un oggetto di magnitudine 8,2 ed è in parte oscurato da nubi interstellari.

  • M57, nebulosa planetaria visibile solo con potenti telescopi; è probabilmente un esempio di ciò che diverrà la nostra sella, il Sole, fra circa 5 miliardi di anni.
  • Beta Lyrae, detta “Sheliak” è una stella doppia, conosciuta per essere probabilmente la stella più studiata dopo il nostro Sole:
  • Epsilon Lyrae, stella “doppia doppia”, stella multipla fra le più famose del cielo di magnitudine 3,83 e 4,5.

Ci sono nella costellazione numerose stelle variabili, che insieme agli oggetti citati e a Vega, una delle tre protagoniste del “Triangolo estivo”, rendono la costellazione uno degli asterismi fra i più affascinanti da osservare.

Occhi puntati al cielo quindi per le Liridi, le stelle cadenti della stagione primaverile!

Autore: Dalna Gualtieri

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