Decine di milioni di persone in Italia e nel mondo hanno avuto modo, nella notte tra 10 e 11 maggio 2024, di assistere allo spettacolo dell’aurora boreale – SAR da latitudini particolarmente insolite
Oggi, 11 maggio 2024, è stata scritta una pagina di storia dell’astronomia e della meteorologia astronomica. Era nell’aria, come evidenziato dalle numerose CME (espulsioni di materia coronale solare) che sono state scaturite dall’enorme aggregazione di macchie solari nella zona AR3664 in rapida successione (se ne contano almeno 5 molto nitide, ma è possibile che il numero sia destinato ad aumentare).
Come conseguenza naturale di ciò, spaceweatherlive ha subito emanato un bollettino di meteorologia astronomica per un rischio tempesta geomagnetica G3, di terzo livello, con KP index stimato a 7. Con un indice K di livello 7 è già ipotizzabile qualche fenomeno di aurora a basse latitudini come Francia o Austria, con alta possibilità di sparuti fenomeni di SAR anche a latitudini del Nord Italia. Le previsioni del NOAA, grazie alla fitta rete di magnetometri mondiali, sono andate ben oltre le stime preliminari, raggiungendo la tempesta geomagnetica g5 (l’ultima volta era fine ottobre del 2002) con KP index di livello 9, andando addirittura oltre la scala.
Tutti noi abbiamo visto, chi più chi meno (da Nord a Sud Italia) lo spettacolo dell’aurora boreale sull’Italia. Gran parte dei fenomeni sono da attribuire al SAR, chiamato in gergo tecnico arco aurorale rosso stabile (clicca qui per leggere una spiegazione più accurata sulla differenza con le aurore boreali vere e proprie) ma si sono verificati episodi di aurore vere e proprie, con l’arco aurorale di colore verde che ha lambito la Pianura Padana. Il colore verde dell’aurora boreale è stato nitidamente avvistato, dietro l’arco rosso del SAR, da gran parte del Centro Nord (ricordiamo che le aurore sono fenomeni che si sviluppano ad un’altezza di oltre 100 km, fino a 500 km, nello strato atmosferico chiamato Termosfera, e quindi possono essere ammirate anche a grandi distanze, seppur non in modo nitido).
Superlativo lo spettacolo al Nord Italia, specialmente zona Lago di Garda e Dolimiti bellunesi, Valle d’Aosta e Appennino Tosco-Emiliano. Di rarissima bellezza lo spettacolo del SAR e dell’aurora boreale sul settore adriatico, quello con la visibilità maggiore verso NNE a causa del mar Adriatico, così come tante zone interne di Basilicata e Sardegna. Monumentale, oltre ogni previsioni, la visione dell’aurora boreale a Roma. A causa del forte inquinamento luminoso, si pensava che qui si sarebbe visto poco o nulla. Il primo impulso aurorrale delle 22:00/23:00 è stato sensazionale, ma quello che si è mostrato tra le 00:10 e le 00:40 dell’11 maggio è stato senza precedenti. Uno spettacolo che nessuno si sarebbe forse mai aspettato di vedere nella vita. Si pensava che l’aurora boreale / SAR fosse impossibile da osservare da Roma, eppure stasera c’è stata la dimostrazione che nel mondo e nella vita non esistono certezze, tutto può accadere.